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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

Carlo Carretto, testimone "ingombrante". Un breve ritratto.

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Carlo Carretto nasce ad Alessandria il 2 aprile 1910, in una famiglia di contadini proveniente dalle Langhe. E’ il terzo di sei figli, di cui quattro si faranno religiosi. La famiglia si trasferisce presto a Torino, in un quartiere periferico, dove c’è un oratorio salesiano che avrà molta influenza sulla formazione di Carlo e su tutta la famiglia. A 18 anni inizia a insegnare come maestro di scuola elementare. Milita nell’Azione Cattolica giovanile torinese, dove entra su invito di Luigi Gedda che ne è il presidente. Nel 1932 consegue la laurea in filosofia e pedagogia, ma continua a insegnare come maestro elementare, prima a Sommaria del Bosco poi a Torino. Nel 1940 vince il concorso per direttore didattico e viene assegnato come tale a Bono, in Sardegna. Dopo poco tempo è dispensato dal suo incarico per contrasti con il regime fascista. Riceve da Roma l’incarico di reggere le fila dell’Azione Cattolica nel Nord Italia. Non avendo aderito al regime, è radiato dall’albo de

Un teologo amato da papa Francesco: Henri de Lubac.

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Henri de Lubac è non solo uno tra i più importanti teologi cattolici del XX secolo, ma anche un uomo la cui vicenda biografica va conosciuta. Nato a Cambrai il 20 febbraio 1896, entrò nella Compagnia di Gesù, a Lione, il 9 ottobre 1913. Fu ordinato presbitero nel 1927 e divenne professore di teologia fondamentale nella facoltà teologica di Lione, dove insegnò dal 1929 al 1950. Nel 1938 pubblicò il suo primo libro Cattolicesimo, gli aspetti sociali del dogma . Egli, in questa opera, mette sotto accusa un’eccessiva tendenza nella chiesa cattolica a concepire la salvezza in termini estremamente individualistici ed evidenzia come una delle caratteristiche della chiesa è quella di essere cattolica, cioè universale. Durante la Seconda guerra mondiale fu costretto a vivere clandestinamente per la sua partecipazione alla resistenza francese. In quegli anni, in particolare nel 1942, fondò con l’amico Jean Daniélou la prestigiosissima collana Sources Chrétiennes che permise la pubblica

A 50 anni dalla sua morte. Ritratto di Romano Guardini.

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Romano Guardini nacque a Verona, il 17 febbraio 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo la nascita i genitori si trasferirono a Magonza, per gestirvi una filiale della ditta di famiglia e dove; nel 1910, inoltre, il padre vi venne nominato console d’Italia. Nel 1903, terminati con ottimi risultati gli studi secondari, egli si iscrisse alla facoltà di chimica nell’Università di Tubinga, per poi passare, nel 1905, a quella di scienze politiche a Monaco. Sebbene egli non si appassionasse neppure a questi studi, il periodo trascorso a Monaco gli servì per ampliare la sfera dei suoi interessi: seguì, infatti, lezioni di logica, gnoseologia e psicologia, e frequentò i circoli artistici e culturali della città. Nel 1906 Romano si trasferì a Berlino, dove seguì il corso di filosofia di G. Simmel e di storia dell’arte, giungendo alla consapevolezza che le precedenti scelte non corrispondevano né ai suoi

Ma più grande è l'amore!

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Dario Cornati , «Ma più grande è l’amore». Verità e giustizia di agape, Queriniana, Brescia 2019, pp. 429, ISBN: 978-88-299-0495-9, € 33,00. È un denso e impegnativo libro l’ultima fatica editoriale di Dario Cornati, sacerdote milanese e docente presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale, che mette a tema una questione che sta da diverso tempo a cuore la teologia: l’amore o, per meglio usare il termine usato nell’opera, l’affezione. A partire da un’intuizione lanciata diverso tempo fa da un grande teologo come Hans Urs von Balthasar, per il quale «l’amore è più ampio dell’essere, è il trascendentale in assoluto che riassume la realtà dell’essere, della verità e della bontà» ( Solo l’amore è credibile ), il teologo opera un itinerario nella storia della filosofia che punto dritto ad un ricostruzione «di una metafisica della verità e della giustizia dell’amore, finalmente apprezzato come il nome stesso dell’essere, o se preferite: come il senso più affidabile e il fond

"Professione" monaco?

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Ghislain Lafont, Monaci e uomini nella Chiesa e nella società , Cittadella Editrice, Assisi 2016, pp. 239, € 16,90. È una bella e piacevole lettura questo libro del noto monaco e teologo Ghislain Lafont. Si tratta della traduzione dal francese di un’intervista rilasciata nel 1975 ai coniugi Bertin, giornalisti. Il libro, quaranta anni dopo, rivela ancora una sorprendente e meravigliosa attualità. Nel corso dell’intervista, realizzata nel corso di una settimana – l’opera è infatti suddivisa secondo una scansione settimanale – vengono toccati molti problemi che intercettano le grandi questioni che ogni uomo e ogni donna porta con sé, e che tanto ieri quanto oggi sono le medesime. Leggendo il libro, si entra così in una storia fatta di appassionata ricerca di Dio nel proprio vissuto quotidiano, un vissuto che nel caso del monaco Lafont è scandito dal suo lavoro di teologo, dalla preghiera, dal vivere all’interno di una comunità – la stupenda abbazia della Pierre-qui-Vire – nel

Oltre l'homo oeconomicus.

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B. Giovanola, Oltre l’ homo oeconomicus, Lineamenti di etica economica , Orthotes Editrice, Napoli 2012, pp. 158, € 15. Si discute molto sulla crisi e sulle soluzioni per uscirne, ma una grande confusione regna in materia. Con una scrittura agile e scorrevole, il libro di Benedetta Giovanola, filosofa dell’Università di Macerata, si inserisce in questo dibattito, tentando di avvicinare l’economia, che ha oggi raggiunto una pervasività senza precedenti, all’etica. Sulla scia delle riflessioni di Amartya Sen e di Martha Nussbaum, Giovanola critica il modello antropologico implicitamente sotteso alla teoria economica mainstream che ha prodotto l’attuale disastro economico-finanziario. Difende, pertanto, il diritto della filosofia a interrogare il pensiero economico per farne emergere eventuali elementi di criticità che potrebbero influenzare politiche errate: nata nell’alveo della filosofia morale (con Adam Smith), l’economia – in quanto pratica – attiene infatti all’ambit

Per una teologia della "chiesa in uscita".

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Francesco Giacchetta, Tra gli altri. “Chiesa in uscita”. Appunti teologici di un fedele laico , Cittadella Editrice, Assisi 2015, pp. 151, € 13,50. È un’interessante lettura della situazione ecclesiale l’ultima fatica editoriale di F. Giacchetta, professore di storia e filosofia al liceo scientifico G. Galilei di Macerata, nonché professore di Filosofia teoretica e di Teologia fondamentale all’Istituto Teologico Marchigiano, aggregato alla Pontificia Università Lateranense, laico e padre di famiglia. L’opera, impreziosita dalla presentazione di Giovanni Ferretti, prende avvio dalla meditazione di alcuni importanti passi dell’ Evangelii Gaudium per approfondire, attraverso tre successivi momenti, il paradigma della “Chiesa in uscita” tanto caro a papa Francesco. Il primo momento vede nell’umiltà la condizione imprescindibile di una “Chiesa in uscita” per essere “tra gli altri”. Essa, in primo luogo, permette di riscoprire il potente e necessario lavorio del dubbio in ordine