L'Immacolata Concezione: l'origine divina di Gesù
Chi studia o ha studiato un po’ di teologia sa
che la prima parte dei Vangeli ad essere stata scritta è quella in cui si narra
la vicenda della Passione. Lì tocchiamo con mano come la fede degli apostoli è
stata messa in crisi dallo stesso Gesù che liberamente ha accettato di morire
in croce. È stata la risurrezione o meglio il manifestarsi del Risorto che ha
dato loro la prova dell’origine divina di Gesù e, quindi, la sua “pretesa” di
essere Figlio di Dio non è stata smentita. Il Nuovo Testamento ci attesta che è
a partire da qui, da questa esperienza che gli apostoli hanno fatto, che i
primi cristiani hanno riflettuto più profondamente sull’origine divina. Basta
leggere con molta attenzione lo stupendo inno della lettera ai Filippesi (Fil
2), per rendersi conto che questa riflessione dalla manifestazione di Gesù come
Risorto ha proseguito ed è arrivata a concepire la pre-esistenza in Dio ancora
prima dell’origine del mondo. Ora se Gesù è il Figlio di Dio, lo è da sempre e
lo ho dimostrato risorgendo dai morti, anche la sua venuta nel mondo, nella
carne, non può ch essere stra-ordinaria. Ecco allora la convinzione che Gesù
sia nato per opera dello Spirito Santo da Maria. Questo sottolinea con forza la
solennità dell’Immacolata Concezione, non inventandosi nulla, ma semmai
esplicitando ancora di più, come se ce ne fosse bisogno, l’origine divina di
Gesù avvenuta attraverso la carne in una modalità del tutto singolare. Ciò che
dovrebbe stupire è questo: seppur in un modo particolare, Dio, incarnandosi,
non ha voluto fare a meno del processo di generazione umana. Anzi, per nove
mesi, come ogni bambino che viene alla luce in questo mondo, è stato in un
grembo di una donna, totalmente dipendente dalla madre, come ogni bambino:
questa è la bellezza di questa solennità!! Non una favola, non un mito, ma il
semplice e nudo Evangelo: l’uomo, proprio perché Dio si è fatto carne, è state
redento, è stato salvato e la nostra carne, ogni corpo umano, ha una
straordinaria dignità!
Pubblicato su www.korazym.org.