Che cosa è la liturgia?
Rispondere ad una
domanda semplice – in questo caso: che cosa è la liturgia? – appare talvolta difficile e
complesso. Tanto più se la risposta ha dato origine ad una serie di opere,
tutte lodevoli, che però di fatto, volente o nolente, non ha offerto una
soluzione soddisfacente al quesito. E allora? Allora la domanda si ri-propone
di nuovo, con più forza: che cosa è la liturgia? A rispondere ci ha pensato
questa volta Paolo Tomatis, sacerdote della diocesi di Torino e professore alla
Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, con il volumetto Vita alla
sorgente (Città Nuova, €18), centrando – così a noi pare – l’obiettivo. Sì,
perché parlare, dire qualcosa sulla liturgia significa prima di tutto porsi
nella liturgia, cioè farne esperienza. Per intenderci: è come se qualcuno
parlasse dell’amore senza aver mai effettivamente, realmente, veramente amato. Le
sue parole, pur ragionevoli, sarebbero palesemente vuote, prive di quell’esperienza
necessaria a supportarle. Ecco perché, come fa il Tomatis, l’unico metodo
adatto a trattare la liturgia, l’azione del popolo di Dio, è quello
mistagogico, cioè partire dall’esperienza concreta della celebrazione per
cogliere il mistero della fede, il mistero di una vita portata alla sorgente. Nella
sua ultima fatica editoriale il teologo accompagna con grande garbo nella
liturgia per scoprirne gli aspetti essenziali, per capirne la profondità. La
liturgia davvero diventa luogo in cui fare teologia, non un appendice della
teologia stessa. La liturgia è trattata con estrema dignità e serietà, non come
se fosse la “cenerentola” della vita cristiana, ma come essa è effettivamente:
quel tempo e quello spazio in cui il mio corpo, con il corpo degli altri (la
chiesa), attraverso il gesto e la parola vive il Mistero. Inoltre l’opera, di
grande fruibilità, fatta per essere letta e ri-letta, mette a tema alcune
tensioni che la liturgia oggi vive. La prima è data dalla riforma conciliare:
perché porti frutto ci vuole del tempo, anche per quanto riguarda la riforma
liturgia. Un’altra tensione è costituita dal rapporto tra vita e liturgia: siamo
chiamati a vivere ciò che celebriamo e a celebrare ciò che viviamo! Terzo ed
ultimo aspetto: ogni liturgia è, di fatto, un’assemblea (in greco ekklesia) che
celebra il Mistero; pertanto vi è un legame con la Chiesa. Sotto questo
profilo, si potrebbe dire: dimmi come celebri e ti dirò che chiesa sei. Vita
alla sorgente: un libro di rara bellezza!
Pubblicato su www.korazym.org.