Giuda Iscariota, l'apostolo traditore.

Durante la Settimana Santa faremo memoria dell’evento della salvezza. Tuttavia, c’è un dettaglio che talvolta sfugge: tale evento si compie in virtù, attraverso un tradimento. Giuda, apostolo scelto dal Signore, i quattro vangeli sono concordi su questo, tradisce Gesù. Come mai? Perché? Difficile dare una risposta se stiamo ai testi.
Non abbiamo neanche un minimo accenno, una piccola traccia che ci permette ci capire il motivo per cui Giuda abbia deciso di voltare le spalle al Maestro. Per questo il tradimento di Giuda rimane un mistero, qualcosa di incomprensibile. D’altronde ogni tradimento in qualsiasi ambito (amicizia, professione, famiglia/amore) è in-giustificabile, nel senso che la ragione fa fatica a comprenderlo. Quello che sappiamo su Giuda è che lui era uno dei Dodici, quindi uno delle persone più vicine a Gesù. E inoltre egli tradisce con un gesto che esprime vicinanza, prossimità, intimità: un bacio. Ciò sta ad indicare quella paradossale sproporzionalità insita in quanto accaduto: Giuda, tanto vicino a Gesù, eppure così distante, così lontano da lui. Per suo mezzo ‒ cosa ancora più sorprendente ‒ si compie l’offerta del Figlio. Gesù, tradito da Giuda, non lo tradisce, non rinnega la sua decisione di averlo a suo tempo scelto. Sotto questo profilo sono sorprendenti le pagine dei Vangeli quando Gesù viene arrestato. Gesù non lo accusa affatto, non lo giudica, non respinge neanche il bacio che Giuda gli dà. Di fronte ad un tradimento scoperto, divenuto evidente, chissà quante parole ingiuriose, aggressive, umilianti si coprirebbero le nostre labbra. Eppure niente di tutto questo si trova nei Vangeli al momento in cui Gesù viene preso e catturato, quando Giuda guida un manipolo di soldati inviati dal sommo sacerdote. La sproporzione, di cui abbiamo fatto cenno sopra, diventa ancora maggiore! Come è possibile tutto questo? Possibile che Gesù stesso si sia sbagliato? Non era meglio scegliere un’altra persona come apostolo piuttosto che Giuda? Nonostante tutto per suo mezzo si compie quell’evento che è la fonte della nostra salvezza: la passione, la morte e la risurrezione di Gesù.
Siamo di fronte ad un paradosso che è nel cuore della nostra fede: siamo scelti, siamo amati, eppure possiamo voltare le spalle a Gesù!
Già pubblicato su www.korazym.org.

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