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Visualizzazione dei post con l'etichetta Personaggi speciali

Per una teologia della speranza. Breve ritratto di Moltmann.

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Jürgen Moltmann, teologo tuttora vivente, è nato nel 1926 ad Amburgo in una famiglia protestante liberale alquanto secolarizzata, nella quale, a suo dire, Lessing, Goethe e persino Nietzsche erano più letti della Bibbia. I suoi interessi culturali adolescenziali erano focalizzati sulla fisica. Prima però di potersi iscrivere all’università viene arruolato nella Wehrmacht e nel luglio 1943 visse, come addetto a una batteria contraerea, il violento bombardamento di Amburgo. Il commilitone che gli era accanto cadde, ucciso. Dopo una breve esperienza al fronte, venne fatto prigioniero nel 1945 e trascorse tre anni in prigione, prima in Belgio e poi in Scozia. In questi tre anni di prigionia nacque e si approfondì in lui l’interesse per la fede cristiana. Lesse intensamente la Bibbia, dialogò con compagni di prigionia e, perlopiù cristiani britannici, maturando una vocazione cristiana. Rientrato in Germania nel 1948, si iscrisse alla facoltà di teologia di Gottinga e prese la decisione

Per un incontro con la teologia ortodossa. Breve ritratto di Bulgakov.

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Nato a Livny, in Russia, nel luglio del 1871, dopo una spontanea e intensa vita religiosa nell’infanzia, passa attraverso una crisi che lo travaglia dai dodici/tredici anni sino all’età di circa trent’anni. Frequenta la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Mosca dedicandosi alle scienze sociali, lavorando poi per due anni presso la cattedra di economia politica e statistica e viaggiando attraverso l’Europa. È in questi anni che avverte il fascino del marxismo, per la congiunzione in esso di elementi scientifici e utopistici, che ben si collegano all’accentuato messianismo politico tipico della cultura slavo-russa. Nel 1897 pubblica il suo primo libro ‘Sui mercati nella produzione capitalista’ che fa di lui uno dei giovani marxisti russi più promettenti e influenti. Ritorna intanto impellente in lui, soprattutto a contatto con il mondo naturale e l’esperienza estetica, la percezione di realtà irriducibili alle leggi economiche e al mondo materiale: è del 1898, durante i

"Come loro": René Voillaume e l'eredità di Charles de Foucauld.

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René Voillaume nasce il 19 luglio 1905 a Versailles, in una numerosa famiglia di origini lorenesi. Il padre, Charles, è ingegnere e il suo lavoro lo porta spesso lontano da casa. La madre, Marthe Wagner, è una donna forte e riservata, profondamente religiosa. René ha nove anni quando scoppia la Prima Guerra mondiale. Mentre il padre si trova al fronte, la famiglia risiede per cinque anni a La Bourboule, una località di villeggiatura a sud di Clermont-Ferrand, conosce l’abbé de Fraissinette, sacerdote di grande valore umano e spirituale, che lascerà una traccia profonda nella vita del giovane Voillaume. Terminata la guerra, la famiglia ritorna a Versailles. René frequenta da esterno il collegio Saint-Jean-de-Béthune, retto dai Padri Eudisti. In un primo tempo egli pensa di intraprendere gli studi tecnici e di diventare ingegnere, ma progressivamente si manifesta in lui l’attrattiva per la vita religiosa. Nel dicembre 1921 vive una forte esperienza spirituale, davanti all’Eucaristia

Charles de Foucauld e il mistero della vita nascosta in Cristo.

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Charles de Foucauld nasce a Strasburgo nel 1858. Famiglia borghese, educazione religiosa, ma a 16 anni si allontana dalla fede. A fargli scegliere la carriera militare, nella celebre scuola di Saint-Cyr, non ci sono grandi ideali: semplicemente, non sa cosa fare. Infatti, diventa un pessimo soldato: insofferente alla disciplina. Charles è più sensibile alle "strategie della dolce vita" che a quelle militari. Quando ne ha voglia, lascia la caserma per andare a gozzovigliare con amici e amiche (ha un’amante, Mimi) in un appartamento lussuosamente arredato con i soldi ricevuti da una cospicua eredità. Poiché i forte rimproveri e i severi rapporti dei superiori non lo fanno cambiare, l’esercito decide di liquidarlo e, quindi, abbandona il suo reggimento "i cacciatori d’Africa". Lo scavezzacollo, la ‘pecora nera’ della famiglia de Foucuald, decide di ritornare sui suoi passi quando apprende che i suoi amici sono in Algeria a sedare un’insurrezione. Ottenuto il reint

Un maestro della vita spirituale: André Louf.

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A distanza da alcuni anni dalla sua  morte, avvenuta il 12 luglio 2010, vorrei ricordare una delle maggiori figure della spiritualità del Novecento: André Louf.  Jacques, questo il suo nome di battesimo, nasce a Lovanio, in Belgio, il 29 dicembre 1929, terzo e ultimo figlio, unico maschio, di una famiglia molto religiosa. Studia al collegio cattolico "Saint Louis" di Bruges e partecipa attivamente alla vita dell’Azione Cattolica Studentesca di quella città. Particolare il suo incontro con la vita consacrata e con il mondo del trappismo che racconta nel suo stupendo libro-intervista ‘Cantare la vita’. Nel maggio del 1945, subito dopo la fine della guerra, sta organizzando un campeggio di coetanei quando scopre, appena al di là della frontiera, il monastero trappista di Notre-Dame di Mont-des-Cats. Entrando illegalmente in Francia, entra nella chiesa del monastero e lì viene colpito dal canto del Salve Regina che i monaci, in coro, stavano intonando. Egli così intuisc

A 30 anni dalla sua morte. Ritratto di Balthasar.

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Hans Urs von Balthasar nasce a Lucerna, in Svizzera, nel 1905 in una famiglia profondamente cattolica. Fece i suoi primi studi presso i benedettini e i gesuiti. Egli, in un primo tempo si dedica a studi di letteratura tedesca, conseguendo nel 1928, in seguito a soggiorni di studio a Vienna e Berlino, il dottorato con una dissertazione sull’influsso dell’escatologia nella letteratura tedesca moderna. Un anno dopo il 31 ottobre 1929 entra quale novizio nella compagnia di Gesù a Feldkirch. Successivamente viene trasferito per il proseguimento degli studi filosofici a Pullach e successivamente per il perfezionamento degli studi teologici a Lione-Fourvière. Le figure decisive in questa fase sono Enrich Przywara e Henri de Lubac: essi aiutano il giovane gesuita a sopravvivere a quella che egli chiama ‘il deserto della teologia neo-scolastica’ di quei tempi. Ordinato presbitero a Monaco di Baviera nel 1936, dal 1937 al 1939 è redattore della rivista tedesca della Compagnia di Gesù ‘St

A 50 anni dalla morte. Ritratto teologico di Karl Barth.

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Karl Barth nasce il 10 maggio 1886 in una famiglia borghese di Basilea. Suo padre è professore di teologia, specialista del Nuovo testamento. Studia a Berna, Berlino e Marburgo, subendo l’influsso di Adolf von Harnack e della teologia liberale. Pastore dal 1911 al 1921 a Safenwil, un piccolo paese svizzero, fa parte, in un primo tempo, della corrente del cosiddetto socialismo religioso. Nel 1921 è nominato professore di teologia riformata alla facoltà di Gottinga per il successo che ottenne il suo commento all’epistola ai Romani. Successivamente insegna a Münster e a Bonn fino al 1935, quando è espulso dalla Germania dal regime nazista. Da allora fino al 1964 insegnò a Basilea. Muore il 10 dicembre 1968. Barth è uno dei (pochi) teologi che ha sviluppato un articolato e complesso pensiero in diversi fasi. In una prima fase i suoi maestri sono i teologi liberali Hermann e von Harnack; sue letture preferite le opere di Schleiermacher e di Kant. Nel 1909, iniziando l’attivi

La svolta antropologica in teologia: ritratto di Karl Rahner.

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Come è noto, Karl Rahner è stato un gesuita e teologo tedesco, cattolico, fra i protagonisti del rinnovamento teologico nel Novecento che ebbe il suo apice nel Concilio Vaticano II. Tuttavia, forse, quello che è meno noto è costituito dai suoi inizi, non proprio gloriosi. Egli nacque a Friburgo, in Brisgovia, il 5 marzo 1904, crebbe in una famiglia cattolica medio-borghese; suo padre insegnava presso un istituto magistrale. In gioventù frequentò il movimento cattolico del Quickborn dove conobbe Romano Guardini. Dopo aver conseguito la licenza liceale, entrò nell'ordine dei gesuiti nel 1922, dove già suo fratello maggiore Hugo, noto storico del pensiero cristiano, vi era entrato nel 1919. Studiò filosofia e teologia a Feldkirch, Pullach, Valkenburg, Friburgo in Brisgovia e Innsbruck. Decisiva si rivelò, per la formazione di Rahner, la partecipazione ai seminari di Martin Heidegger negli anni 1934–1936. Sotto la guida di Martin Honecker, redasse una dissertazione dottorale, dal